Intelligenza artificiale e big data

DiPaolo

Intelligenza artificiale e big data

Si, lo so: ne parlano tutti ormai e per molti è un vero prodigio pensare che una “macchina” ti suggerisca testi e riassuma il tuo, risolva problemi, generi codice e molto altro.

Dopo 40 anni riesco ancora ad avere curioso entusiasmo nell’avvicinarmi alle nuove tecnologie, mantenendo al tempo stesso quella consapevolezza di trovarmi difronte a innovazioni dell’uomo, nessuna magia.

Ho seguito openAI nei mesi scorsi, soprattutto dopo aver visto la presentazione di chatGPT4. Il passaggio da “utilizza una serie di dati aggiornata al 2021” a “usa l’intero web come luogo di ricerca” e attività complesse come quella vista nella presentazione “crea una guida per startup che tenga conto delle indicazioni contenute nel libro che ti allego” è notevole.

Il nuovo passo per la AGI (Artificial General Intelligence) ovvero quell’evoluzione definita dai suoi creatori “openAI defines AGI as autonomous systems that surpass humans in most economically valuable tasks” sta sollevando maggiori perplessità nella comunità scientifica così come nel mondo politico e quello intellettuale – in termini di etica, limiti e controllo (gestione) della sua crescita.

Dal sito di Accenture un estratto

L’AI generativa è destinata a trasformare radicalmente molti ambiti, dalla scienza al business e alla sanità, fino all’organizzazione della società stessa. L’impatto positivo sulla creatività e sulla produttività umana sarà enorme. 
Le aziende possono utilizzare questi modelli per riprogettare completamente le abitudini e le modalità di lavoro. 
Ogni ruolo, in ogni azienda, può potenzialmente essere ripensato grazie all’AI generativa, che si candida ad assumere il ruolo di vero e proprio co-pilota della produttività e della creatività, amplificando le potenzialità di ciascun individuo.
L’AI generativa avrà un impatto rilevante su molte attività attualmente svolte dalle persone, ma non sull’occupazione complessiva. Alcune attività saranno automatizzate, altre invece saranno trasformate.
Nasceranno nuove figure professionali, in particolare con ruoli di supervisione, responsabili di garantire un uso accurato e responsabile dei sistemi di AI generativa. Ecco perché le organizzazioni che investono nella formazione specifica del proprio personale su queste tecnologie godranno di un vantaggio competitivo rilevante.­­­

E insomma, nuove strade da esplorare e soprattutto da conoscere perché la conoscenza è l’unica “arma” in grado di portarti nel futuro da protagonista e non da semplice consumatore.

Info sull'autore

Paolo administrator

Curioso per natura, mi nutro di nuove esperienze e nuove conoscenze. Amo la buona compagnia, l'intelligente autoironia e sono un divoratore di letture stimolanti. Mantengo sempre un'occhio rivolto al mondo come fonte inesauribile di ispirazioni e nuovi progetti - possibilmente etici - da proporre o realizzare.